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Approvato in Consiglio Comunale il protocollo di intesa per la riqualificazione dell’ex cementificio di Scala di Giocca e della ex cava di Su Padru
Il Consiglio Comunale di Ossi, nella seduta del 18 novembre 2025, ha approvato il protocollo di intesa per la realizzazione del progetto di riqualificazione dell’area dell’ex cementificio di Scala di Giocca e della ex cava di Su Padru. Si tratta di un passaggio decisivo che segna l’avvio formale di un percorso condiviso tra il Comune di Ossi, il Comune di Muros e la società Roncello Capital SRL, incaricata di sviluppare e portare avanti l’intero progetto.
Il progetto, ideato da Roncello Capital e progettato dall’architetto Paolo Belloni del Politecnico di Milano, rappresenta la prima proposta concreta e organica di recupero di un’area che, negli ultimi decenni, è stata oggetto di progressivo abbandono nonostante il suo rilevante valore storico, economico e paesaggistico.
La costruzione del cementificio di Scala di Giocca ebbe inizio negli anni ’50, alimentato da due cave: la cava di Su Padru nel territorio di Ossi e la cava Cane Chervu nel territorio di Muros. L’impianto, inaugurato nel 1957 dalle Cementerie di Sardegna (poi Italcementi), fu per decenni uno dei maggiori stabilimenti italiani del settore, impiegando fino a 1000 lavoratori tra gli anni ’60 e ’70.
La presenza del cementificio generò una profonda trasformazione economica e sociale del territorio: nacquero i primi negozi, si sviluppò l’economia commerciale e Ossi e Muros conobbero un periodo di forte crescita. La progressiva riduzione dell’attività portò poi alla chiusura definitiva dello stabilimento nel 2013, lasciando inutilizzati circa 180 ettari di territorio — 90 nel Comune di Ossi e 90 in quello di Muros — privi di una prospettiva di riqualificazione.
Dopo anni di tentativi e ipotesi rimaste incompiute, la società Roncello Capital ha avviato un percorso di confronto con i Comuni di Ossi e Muros, presentando una proposta di sviluppo denominata Parco Tecnologico Energetico Rinnovabile (PTER), articolata in tre grandi linee di intervento:
1. Polo tecnologico ed energetico
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Realizzazione di una hydrogen valley e di un datacenter.
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Produzione di energia da fonti rinnovabili con pannelli solari collocati dentro la cava, senza impatto paesaggistico e con recupero di un’area già compromessa.
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Installazione di sistemi di accumulo energetico.
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Produzione di idrogeno verde da Syngas.
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Coltivazioni sperimentali di microalghe per la produzione di oli vegetali.
2. Sviluppo agrituristico e rurale
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Ampliamento delle coltivazioni esistenti di vigneti e oliveti.
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Costruzione di nuove strutture dedicate all’attività agrituristica: camere per il pernottamento, spazi per eventi e percorsi esperienziali.
3. Educazione e turismo culturale
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Realizzazione di percorsi didattici, attività culturali legate ai beni archeologici presenti nella zona e interventi rivolti alla valorizzazione del paesaggio e della storia industriale del sito.
Il protocollo di intesa definisce anche un insieme di opere pubbliche di compensazione richieste dal Comune di Ossi, tra cui: la realizzazione della strada e dei parcheggi laterali al campo sportivo Walter Frau; la creazione del collegamento viario tra via Demartis e via Tempio; la realizzazione di un vascone antincendio nella circonvallazione di Litterai; la concessione condivisa dell’acqua di Su Tuvu; l’attivazione di una Comunità Energetica Rinnovabile.
Il progetto è stato presentato alla cittadinanza il 14 novembre durante un’assemblea pubblica alla presenza del sindaco di Ossi, del rappresentante di Roncello Capital e dell’architetto Paolo Belloni, che ha illustrato nel dettaglio le fasi operative della proposta.
Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale, il passo successivo sarà la firma ufficiale del protocollo di intesa davanti ai cancelli del cementificio di Scala di Giocca, alla presenza del sindaco di Ossi, del sindaco di Muros e dei rappresentanti dell’azienda.
La firma del protocollo rappresenta un momento storico per Ossi e Muros: un impegno formale che avvia un percorso di riconversione di una vasta area industriale e che può generare importanti ricadute economiche e occupazionali, con nuove opportunità sia per figure tecniche e specializzate sia per professionalità di medio livello.
Si tratta di un intervento complesso, che richiederà un piano di attuazione quinquennale, ma che apre la strada a un progetto innovativo, sostenibile e capace di restituire valore a spazi da troppo tempo privi di prospettiva.
L’Amministrazione comunale continuerà a informare la cittadinanza sugli sviluppi delle prossime fasi del progetto.
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Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2025, 12:23