La Storia
Ultima modifica 24 marzo 2021
L’attuale villaggio è d’origine medioevale, apparteneva al Giudicato di Torres ed era incluso nella Curatoria di Coros, possesso dei Malaspina a partire dalla fine del sec. XII. Quando i Malaspina aderirono all’insurrezione scatenata dai Doria, Ossi subì gravi danni ma continuò a rimanere in loro possesso fino al 1353 quando insieme alla Curatoria di Coros passò al Re Pietro il Cerimonioso. Quindi la “villa” di Ossi fu inglobata nel Regno di Arborea in seguito alla guerra tra Aragona ed Arborea e rimase occupata dalle truppe giudicali fino al 1409. Nel 1420 quando ebbe fine il Regno Arborense il villaggio passò al Regno di Sardegna e l’anno seguente fu incluso nella Contea d’Oliva, feudo di Bernardo Centelles. Nel 1438 quando i Centelles vendettero ad Angelo Cano la Baronia di Osilo vi inclusero anche Ossi. Il villaggio rimase in possesso dei Cano fino al 1469. Da questa data passò in linea femminile ai Cedrelles e poi al Casato dei Fabra. Le due famiglie si disputarono il possesso di Ossi in una lite che durò fino al 1512 quando si chiuse definitivamente a favore dei Cedrelles; tuttavia, l’eccessivo costo della lite spinse la famiglia a vendere nel 1545 il villaggio di Ossi a Bernardo Viramunt che però morì poco dopo. Nel 1550 Ossi fu acquistato dai Guyò che ne mantennero il possesso fino all’estinzione della famiglia avvenuta nel 1732. A questo punto Ossi fu ereditato dagli Amat la cui discendenza si estinse nel 1752 e da qui passò ai Manca di Mores. Nel 1796, in epoca Sabauda, il villaggio prese parte ai moti antifeudali parteggiando per G.M.Angioj; fu per questo sottomesso, mano armata, dalle truppe regie. Ai Manca di Mores il villaggio rimase sino al riscatto del feudo che avvenne nel 1839. Già nel 1821 Ossi fu incluso nella provincia di Sassari e quando nel 1848 le province furono abolite entrò a far parte dell’omonima divisione amministrativa fino al 1859 quando fu ripristinata la provincia.